La mia Missione

Ormai è certo, inevitabile e definito: la Biodanza e’ la mia missione. La mia pancia, il mio cuore, la mia intuizione hanno scelto. Ho lasciato definitivamente la vita ospedaliera per dare energia alla passione della mia vita.  Anche quella ospedaliera è stata più che mai una missione e ne vado fiera, ma ha avuto il suo tempo e ora si è conclusa .  

Nell’attimo in cui metto la musica in cuffia e schiaccio Play sento la vita esplodere dentro, quella fiamma vitale che divampa e ti fa scordare di tutto e ti connette più che mai alla vita! 

Arrivi ad un momento della tua vita in cui non hai più scampo e non puoi fare altrimenti. Vuoi scoprire finalmente la tua missione, il tuo percorso e nello stesso tempo aiutare gli altri a fare altrettanto. Vuoi renderti indipendente, libero dai condizionamenti del denaro e del sistema lavorativo, per vivere sereno e felice anche se questo richiede un margine di rischio. La vita è un rischio, se non rischi non vivi e rimani una vita intera nella zona di confort, senza andare mai oltre.

Per un mondo migliore c’è bisogno di persone realizzate e felici che conoscano la loro missione di vita ed i loro talenti, e abbiano il potere di manifestarli. 

Non l’avrei mai immaginato prima, dalla paura di non riuscire mai a condurre un gruppo di Biodanza alla decisione di licenziamento dal posto Statale per portare la Biodanza nel mondo. Entusiasmo, trepidazione condite da una buona dose di paure e incertezze sono alla base del mio trampolino di lancio in questa nuova vita ancora tutta da scoprire!

Condurre un gruppo di Biodanza prima di tutto è condurre la propria vita e dargli un senso, danzare e far danzare, gioire e far gioire, dare e ricevere sono sempre in un equilibrio retroalimentante in un unico continuum.

Desidero fortemente dare un contributo alla società per un mondo migliore e voglio farlo partendo da me, dal cambiamento nella mia vita. Desidero diffondere la Biodanza il più possibile, in ogni ambito e lo voglio fare con tutta la passione del mondo. Vorrei portarla negli ospedali, nei carceri, far danzare donne in gravidanza, anziani, down, disabili, parkinsoniani e contesti oncologici; ma anche nel semplice quotidiano di noi tutti, poiché’ il ben-essere non e’ da intendersi come la sola assenza di malattia, ma come l’integrazione massima a più’ livelli per raggiungere la gioia di vivere fino al trionfo.  

Mi affido alla vita, affinché’ tutto questo possa accadere.

Tutto l’Universo cospira affinché, chi lo desidera con tutto se stesso, possa riuscire a realizzare i propri sogni

cit. Paolo Coelho